Scopriamo come funzionano le spazzatrici, macchine ideali per rimuovere professionalmente polvere e detriti da pavimenti di ogni genere, sia da interni che da esterni. Dai componenti che le costituiscono alle differenti tipologie esistenti, in questo articolo analizzeremo tutti i dettagli di questi efficienti strumenti.
Rapide, efficienti, facili da utilizzare e non comportano alcuna fatica per chi le manovra: le spazzatrici sono lo strumento ideale per pulire a terra in pochissimo tempo, anche per le superfici più estese, e rimuovere polvere, terriccio e detriti grossolani in qualsiasi condizione e su svariati materiali: cemento, asfalto, materiali resilienti o plastici. Per questo sono impiegate in ogni settore: dalle scuole, agli ospedali, agli edifici pubblici, ai centri commerciali, ai magazzini, alle industrie, fino agli spazi più grandi come porti, aeroporti e strade.
Gli strumenti tradizionali non possono reggere il confronto: per pulire con scopa e paletta anche pochi metri quadri, infatti, si impiegano diversi minuti e si è costretti a raccogliere lo sporco e svuotarlo nel secchio decine di volte, sollevando polvere e non compiendo una pulizia accurata.
Una spazzatrice professionale, invece, compie una pulizia perfetta con una sola passata e in pochi istanti, senza dover tornare più volte sullo stesso punto. Com’è possibile? Lo scopriremo in questo articolo.
QUALI SONO I COMPONENTI DI UNA SPAZZATRICE
Una spazzatrice professionale è composta da un gran numero di componenti, suddivisibili in 5 gruppi principali:
- Impianto spazzante;
- Impianto aspirante;
- Impianto filtrante;
- Contenitore portarifiuti;
- Impianto di svuotamento.
L’azione combinata di questi gruppi permette, quindi, una pulizia rapida, precisa ed efficace dei pavimenti. Vediamo, adesso, nel dettaglio quali elementi costituiscono i gruppi appena elencati e come fanno funzionare la spazzatrice.
LA PULIZIA MECCANICO-ASPIRANTE
Il principio fondamentale del funzionamento – e dell’efficacia – della spazzatrice è il suo sistema di pulizia meccanico-aspirante, messo in atto dall’azione combinata dell’impianto spazzante e dell’impianto aspirante.
L’impianto spazzante, infatti, è costituito da due spazzole laterali – composte da setole in fibra naturale o sintetica, o miste all’acciaio - che, una volta azionata la spazzatrice, ruotano e, passando sul pavimento, convogliano lo sporco verso una spazzola a rullo posta nella parte centrale della macchina.
Nello stesso punto è posto l’impianto aspirante, ovvero una ventola di aspirazione, azionata da una turbina, che provoca una depressione nel contenitore portarifiuti e genera l’aspirazione della polvere e dei detriti convogliati dalle spazzole. A questo punto interviene l’impianto filtrante, composto da filtri di vario materiale, a cartuccia, a sacche o a pannelli; questi filtri separano la sporcizia (che finisce nell’apposito vano portarifiuti) dall’aria che, attraverso uno scarico, torna così in ambiente filtrata e pulita. Le spazzatrici più avanzate sono dotate anche di uno scuotifiltro che aiuta il filtro a rimanere libero dalla polvere, quindi più efficace.
A lavoro ultimato interviene l’impianto di svuotamento, per liberare quanto raccolto negli appositi contenitori per lo smaltimento: può essere attivato in maniera manuale o meccanica e, per i modelli più avanzati, è dotato di un sistema idraulico per il sollevamento del contenitore e per lo scarico automatico in quota.
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UOMO A BORDO E UOMO A TERRA
A seconda del modo in cui vengono manovrate, possiamo distinguere spazzatrici uomo a terra e spazzatrici uomo a bordo.
La spazzatrice uomo a terra - più compatta e maneggevole e adatta per gli spazi stretti e meno estesi - viene sospinta da un operatore che cammina al seguito della macchina e la aziona mediante un manico.
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Le spazzatrici uomo a bordo, invece, sono simili a piccoli veicoli in quanto dotate di un sedile per l’operatore, una postazione di guida con volante, pedali e manopole per le manovre, e un sistema di trazione collegato a delle ruote. Questa tipologia è adatta alla pulizia di grandi spazi che richiedono più tempo di lavoro: pertanto, rispetto alla tipologia uomo a terra, è più potente e offre resa e autonomia maggiori. Senza dubbio riduce ulteriormente lo sforzo dell’operatore, trasportandolo comodamente a bordo anziché camminare per spingere la macchina.
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L’ALIMENTAZIONE
Le spazzatrici, come abbiamo detto, sono adatte sia per l’uso interno che per quello esterno. A seconda dell’ambiente in cui vanno adoperate, però, bisogna scegliere l’alimentazione più adatta.
I motori delle spazzatrici, infatti, possono essere sia a scoppio – quindi alimentati a benzina o Diesel – che elettrici a batteria. I primi, come è intuibile, emettono gas di scarico incompatibili con l’uso interno. I secondi, invece, sono totalmente senza emissioni e senz’altro meno rumorosi, perfetti per spazzatrici che devono essere usate al chiuso.
In ogni caso, qualunque tipologia tu scelga, potrai star certo che otterrai una pulizia impeccabile e che, qualunque sia l’ambito in cui dovrai usarlo o la frequenza di pulizia richiesta, potrai spazzare i tuoi pavimenti in pochissimo tempo e senza sforzo.
