La produzione di alimenti richiede, più che in ogni altro settore, un altissimo livello di pulizia. Oltre che per la qualità dei prodotti, mantenere l’igiene è necessario anche per non incappare in multe e sanzioni: ecco perché è sempre più consigliato l’uso di idropulitrici e generatori di vapore nell’industria alimentare.
Dal piccolo laboratorio al grande stabilimento, per ottenere una pulizia impeccabile con poco tempo e senza fatica, questi prodotti si rivelano lo strumento più adatto, in quanto permettono la pulizia e la disinfezione di macchinari, cisterne, pavimenti, superfici e ambienti in cui si lavorano materie contaminabili come carni, latte, vino, frutta, verdura, ortaggi, farinacei e cereali.
Una pulizia quotidiana permette risparmi enormi di tempo e denaro, eliminando i tempi di fermo-macchina dovuti a guasti e interventi straordinari, alzando i livelli di sicurezza e di benessere nell’ambiente di lavoro, elevando la qualità del prodotto e la produttività.
In questo articolo scopriremo tutti i vantaggi e illustreremo alcuni consigli per utilizzare al meglio le idropulitrici professionali e i generatori di vapore nell’industria alimentare.
Partendo da alcune considerazioni preliminari, la scelta dell’idropulitrice va fatta a seconda dell’ambiente in cui viene utilizzata. Si può scegliere, infatti, tra idropulitrici ad acqua fredda e idropulitrici capaci di produrre acqua calda. Per combattere la formazione di batteri, germi e altre impurità organiche, è più indicata l’acqua calda, ma questi modelli, se utilizzati in luoghi chiusi, necessitano del convogliatore di fumi.
Pulizia, igiene e disinfezione sono ancor più importanti nell’industria lattiero-casearia, dove gli ambienti e le attrezzature utilizzati devono essere lavati alla perfezione e molto frequentemente, per rispettare le rigide normative e gli standard di riferimento. Ancor di più in questo settore, un’idropulitrice professionale risulta indispensabile per risparmiare tempo e denaro, oltre che lo strumento più adatto ad un lavaggio che garantisca l’inattivazione di batteri sulle superfici e la rimozione di sporcizia e muffe derivanti dagli scarti della lavorazione.
L’alta pressione dell’acqua spruzzata con l’idropulitrice, infatti, rallenta ed elimina il proliferare di microorganismi e parassiti che comprometterebbero la salubrità e la qualità di latte, latticini ed altri derivati. La lavorazione del latte può produrre due tipi di sporcizia, organica e inorganica. La parte organica riguarda grassi, proteine e zuccheri, mentre quella inorganica si riferisce al calcare e agli altri minerali contenuti nel latte: entrambe le componenti, però, vanno rimosse efficacemente e quotidianamente, ovunque si depositino.
Per agire su uno spazio più ampio, come un’area per la mungitura, si può adoperare un’idropulitrice ad alta potenza, mentre per muoversi agilmente tra i banchi di un laboratorio si può optare per una più comoda idropulitrice dalle dimensioni ridotte.
Anche la lavorazione delle carni richiede un elevato standard di pulizia e disinfezione di laboratori e attrezzature. Valgono le stesse indicazioni già riportare per il lattiero-caseario, ma in questo caso la forza dell’acqua ad alta pressione può essere utile anche per rimuovere da superfici e strumentazioni i residui solidi, causa di impurità e di usura.
Con l’idropulitrice si possono pulire le attrezzature per la lavorazione delle carni risparmiando tempo e creando un ambiente di lavoro più sicuro.
Quando la sola pulizia profonda non basta, si può intervenire con apposite macchine che producono vapore.
L’alta temperatura emanata dal getto di vapore – fino a 185° - uccide al primo passaggio i microorganismi contenuti nei residui organici degli scarti alimentari (incapaci di sopravvivere oltre i 75°), raggiungendo anche gli interstizi dove l’acqua non arriva o dove provocherebbe danni, come parti elettriche, motori, ecc.
Allo stesso tempo, il vapore elimina allergeni e abbatte la carica batterica sulle superfici di lavoro, rimuovendo quel particolare biofilm (legato soprattutto ai residui grassi e oleosi) che resiste anche a schiume e detergenti.
Un generatore di vapore, inoltre, riduce ulteriormente i tempi morti, in quanto le superfici e le attrezzature pulite risultano subito asciutte e pronte per il nuovo uso. Oltre che sui tempi di lavoro, permette anche il risparmio in termini di acqua, contenendone l’uso e lo smaltimento fino al 90%. Si arriva al 95%, infine, per il risparmio di detersivi e altri agenti chimici.
Esistono vari generatori di vapore, distinguibili per la produzione di vapore saturo, vapore saturo secco e vapore saturo umido: minore è l’umidità prodotta, maggiore è la capacità di contenere la sporcizia attorno all’area che si sta pulendo, riducendo la contaminazione incrociata.
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