Atomizzatori e barre irroratrici, impianti alimentati dalle pompe a membrana, sono strumenti che trovano numerosi impieghi in agricoltura.
Tra questi, soprattutto nei tempi più recenti, sta prendendo largamente piede lo spot spraying: scopriamo, in questo articolo, come funziona questo sistema per l’applicazione localizzata di diserbanti e altri prodotti fitosanitari.
IRRORATORI, ATOMIZZATORI E POMPE A MEMBRANA PER L’AGRICOLTURA
Irrorazione e diserbo sono fasi del lavoro agricolo, mirate a proteggere le coltivazioni dai parassiti, che si avvalgono di strumenti – gli irroratori e gli atomizzatori – basati sulle pompe a membrana ad alta e bassa pressione.
LEGGI: COSA SONO E COME FUNZIONANO LE POMPE A MEMBRANA
I principali vantaggi dell’utilizzo di una pompa a membrana in campo agricolo sono 3:
- Eccellente capacità di adescamento ed auto-adescamento
- Buona capacità di funzionamento a secco
- Resistenza meccanica e alle sostanze chimiche
Queste caratteristiche rendono le pompe a membrana ideali per i trattamenti di colture cerealicole, ortaggi, frutteti, vigneti e uliveti.
A seconda della pressione che producono, le pompe agricole possono essere suddivise in:
- Pompe a bassa pressione (fino a 20 bar): destinate all'applicazione su irroratrici a barra per il trattamento delle colture in pieno campo come cereali, pomodori e ortaggi;
- Pompe ad alta pressione (tra 30 e 50 bar): utilizzate su atomizzatori per il trattamento di vigneti, frutteti e uliveti.
LA GIUSTA IRRORAZIONE
Dopo questa breve panoramica sugli strumenti e sul loro funzionamento basilare, andiamo ora a focalizzarci sui vari tipi di irrorazione esisenti per comprendere qual è la migliore; partendo da una domanda fondamentale: che tipo di irrorazione devo effettuare?
Una volta compreso che tipo di lavoro dobbiamo eseguire, infatti, possiamo poi scegliere tra l’irrorazione a larga scala e l’irrorazione localizzata e i relativi strumenti per effettuarle: sono queste, perciò, le due tipologie di irrorazione disponibili.
L’irrorazione su larga scala è, per antonomasia, adatta a coprire ampie superfici in poco tempo; di contro, quella localizzata meglio si adatta a interventi più puntuali su aree isolate. Verrebbe naturale, soprattutto per il diserbo, presumere che la prima opzione sia sempre e comunque più rapida ed efficace, ipotizzando che maggior prodotto venga spruzzato e miglior risultato venga raggiunto.
Invece, esistono diversi fattori contrari all’irrorazione su larga scala: ad esempio, a un maggior volume di diserbante spruzzato per infestante corrisponde più deflusso e meno ritenzione sulla foglia. Inoltre, se non si utilizzano erbicidi selettivi, oltre all’erbaccia indesiderata viene attaccata anche un’ampia zona di vegetazione attorno ad essa.
Sono questi alcuni dei motivi che stanno portando a una sempre più ampia diffusione dei sistemi di spot spraying.
COS’È LO SPOT SPRAYING
Lo spot spraying, o irrorazione localizzata, è un sistema molto preciso per applicare erbicidi e altri prodotti fitosanitari limitando gli effetti indesiderati.
Questo metodo prevede l’utilizzo di un applicatore che esegue spruzzi mirati attraverso dei particolari ugelli regolabili. In tal modo, l'erbicida viene applicato solo alle piante bersaglio e, a seconda del prodotto applicato, al terreno immediatamente attorno agli steli, così da penetrare nella pianta attraverso le radici, impedendo al contempo ai semi infestanti di germinare.
I vantaggi dello spot spraying
L'irrorazione mirata, dunque, è un utile strumento per controllare le piante invasive, unitamente ad altri metodi di trattamento localizzato come l’iniezione nel fusto e lo strofinamento che, al contempo, mantengono sane e vitali le piante autoctone e non invasive.
È una pratica utile in tutte le situazioni, in particolare per le infestazioni leggere e sparse, mentre per le aree a media e alta densità è preferibile combinarle con misure di follow-up ripetute.
I trattamenti di spot spraying, quindi, risultano rapidi, efficaci e richiedono quantità limitate di erbicida, riducendo tempi e costi di trattamento. Questo tipo di applicazione, inoltre, evita anche la perturbazione e la compattazione del suolo, fattori dannosi sul lungo periodo nella gestione delle piante invasive.
Verso l’agricoltura di precisione
Abbiamo tenuto per il finale quello che viene individuato come principale beneficio dei sistemi spot spraying: una notevole riduzione dell’impatto ambientale legata alla riduzione delle quantità di prodotti fitosanitari impiegati rispetto all’irrorazione su larga scala.
A trarne vantaggio sono soprattutto le risorse idriche, poiché si riduce il rischio di contaminazione delle falde acquifere. Non a caso, sono sempre più gli enti pubblici che incentivano l’applicazione di nuove tecnologie per l’agricoltura di precisione legate all’irrorazione localizzata.
Gli apparati tecnologici per lo spot spraying hanno compiuto notevoli evoluzioni negli ultimi anni. Si è passati dall’impiego di ugelli con angolo di spruzzo ridotto ed antideriva a più avanzati sistemi - dai rilevatori di bordo, al GPS, all’intelligenza artificiale - che permettono di mappare, rilevare e irrorare unicamente le infestanti, distinguendo tra erbacce e colture e azionando in modo indipendente i singoli ugelli disposti sull’irroratore.
In maniera sempre più precisa ed efficace, quindi, grazie allo spot spraying si vanno a colpire solo le superfici colonizzate dalle erbacce, risparmiando prodotti fitosanitari e riducendo i danni ambientali.