Quando si avvicina la stagione fredda si inizia a pensare anche al riscaldamento della casa, che in alcuni casi, può avvenire tramite camini o stufe a pellet. Questi impianti generano però cenere e sporco, che deve essere correttamente rimosso. Ecco quindi che si comincia a ragionare sull’utilizzo di un aspiracenere per la pulizia della casa.
Sul posto di lavoro gli aspiratori sono molto utili per rimuovere polvere o piccoli rifiuti solidi, mentre l’aspiraliquidi è il mezzo più rapido ed efficace per ripulire i liquidi da pavimenti e superfici. Allo stesso modo, un aspiracenere diventa indispensabile se in casa abbiamo un caminetto o una stufa.
Gli impianti centralizzati, i termosifoni, i fan coil o il riscaldamento a pavimento sono, di sicuro, dei sistemi di riscaldamento ben più moderni ed efficaci; senza alcun dubbio, però, il fuoco del caminetto rimane più romantico ed affascinante di qualsiasi altro elemento architettonico.
Il cosiddetto focolare richiama alla mente il calore della famiglia riunita o momenti di tenerezza in coppia che un termosifone non potrà mai concedere. Sulla brace del caminetto o con la sua fiamma, inoltre, si può cucinare e non rinunciare, anche d’inverno, alle allegre e gustose grigliate tra amici. La diffusione dei moderni termocamini, infine, ha contribuito negli ultimi anni a una riscoperta di quello che viene da alcuni considerato un metodo obsoleto per riscaldare gli ambienti interni.
Non si può nascondere, però che il camino a legna produca molta più sporcizia e che richieda, per garantire un corretto funzionamento, continua pulizia durante l’ordinario utilizzo invernale e operazioni di manutenzione straordinaria a inizio e fine stagione. La camera del braciere va sempre ripulita dalla cenere, per non far disperdere la polvere e diffondere cattivo odore nella stanza. Anche canna fumaria e comignolo vanno tenuti sempre liberi dallo sporco e capaci di un ottimo tiraggio dei fumi, per non incappare in otturazioni e pericolosi incidenti.
Gli strumenti più tradizionali e rudimentali per la pulizia sono lo scopino e la paletta, scomodi da usare e dall’efficacia limitata. Ecco perché la pigrizia ci spinge a non rimuovere, come si dovrebbe, cenere dal focolare ogni volta che bruciamo la legna. La soluzione migliore è quella di dotarsi di un aspiracenere che, senza alcuna fatica, rimuove tutto senza sollevare polvere in aria e, di conseguenza, sporcare ancor di più.
A differenza del classico aspiratore, l’aspiracenere è dotato di un tubo flessibile in metallo che lo rende idoneo e rispondente alle normative e appositi filtri che, oltre a proteggere le parti interne del macchinario da pericolosi intasamenti, trattiene completamente la cenere – ben più sottile della normale polvere – e ne impedisce la fuoriuscita insieme all’aria reimmessa dopo il filtraggio. Una corretta manutenzione e pulizia dei filtri tramite l’apposito scuotifitro in dotazione ad alcuni modelli di aspiracenere, oppure scuotendolo o soffiandolo con un compressore o ancora lavandolo in caso dei filtri a cartuccia lavabili (avendo cura di farlo asciugare almeno 24 ora prima di rimontarlo), consentono all’aspiracenere di avere ottime prestazioni e ne allungano la vita.
L’aspiracenere, inoltre, risulta molto comodo per eliminare la cenere dalle pareti della camera di combustione e, in caso di termocamini, dai vetri protettivi. A differenza degli scopini e delle palette, infatti, le operazioni di pulizia possono essere compiute anche sulle superfici verticali senza causare cadute e dispersioni di materiale, evitando così un doppio lavoro. Appositi accessori, inoltre, avvantaggiano la pulizia tra gli interstizi che si formano, ad esempio, tra i mattoncini delle pareti o negli angoli più scomodi da raggiungere.
I migliori aspiracenere in commercio sono realizzati con materiali resistenti ma, ovviamente, non si possono utilizzare questi macchinari per rimuovere detriti ardenti e incandescenti o anche solamente cenere non completamente fredda che può nascondere braci vive al suo interno.
Se dalla combustione sono avanzati pezzi di legno o carboni di dimensioni grossolane, andranno preventivamente tolti con pinze e gettati manualmente. È un accorgimento indispensabile per evitare che il bocchettone dell’aspiracenere venga intasato da detriti di dimensioni intermedie, compromettendone la corretta pulizia.
A questo punto puoi accendere l’aspiracenere e ripulire in poco tempo le pareti e la base del camino, senza danneggiare e faticare per spazzolare le superfici, né caricare e scaricare decine di palette e rischiare di far cadere sporcizia a terra, raggiungendo gli angoli più lontani senza problemi grazie ad apposite prolunghe.
Come avviene per il camino, l’utilizzo della stufa a pellet comporta un assiduo lavoro di pulizia e manutenzione. La cenere che si accumula va rimossa periodicamente per mantenere la stufa efficiente e sicura. Ancor di più che per il camino, l’aspiracenere risulta efficace e comodo rispetto agli strumenti tradizionali, dovendo intervenire nei piccoli spazi e sulle diverse parti che compongono una stufa.
L’utilizzo di un aspiracenere permette di ripulire accuratamente il braciere, il cassetto porta-cenere e il canale di caduta del pellet, oltre a bordi e angoli semi-nascosti all’interno della camera di combustione.
Meno frequentemente, invece, vanno ripuliti il condotto della cenere e la canna fumaria, per i quali, però, è indispensabile affidarsi a un tecnico qualificato che rispetti le normative.
L’utilizzo di un aspiracenere non è limitato solo al periodo invernale, ma può essere utilizzato frequentemente anche in primavera ed estate per ripulire il barbecue, sia quelli mobili che in muratura, dopo una grigliata in compagnia.
Alcuni aspiracenere sono dotati anche di una funzione soffiante, che permette l’effetto contrario, ovvero quello di ravvivare le braci o aiutare il fuoco a prendere vita.