IDROPULITRICE, MEGLIO ELETTRICA O A SCOPPIO?

By | giugno 5th, 2020 | Categories: idropulitici endotermiche, idropulitici elettriche | 0 Comments

IDROPULITRICE, MEGLIO ELETTRICA O A SCOPPIO?

Una delle principali caratteristiche da valutare quando si sceglie un’idropulitrice è il motore.
Esistono, infatti, idropulitrici con motore endotermico, o motore a scoppio, e idropulitrici elettriche.

La differenza, va da sé, sta tutta nella forza motrice e nella sua alimentazione.
Il motore endotermico è basato su una camera di combustione, alimentata a benzina o a gasolio.
Il motore elettrico, invece, ha bisogno di essere collegato ad una fonte di corrente mediante cavi di alimentazione: una classica spina da 220 Volt, o da 380 Volt in caso di impianti industriali.

Ma quali sono le principali differenze tra le due tipologie e quale idropulitrice conviene acquistare?

A grandi linee le idropulitrici con motore a scoppio sono più che altro per uso professionale, mentre quelle elettriche vanno dall'uso professionale a quello domestico, principalmente grazie a peso e dimensioni inferiori di alcuni modelli.

Elettrico vs endotermico: pro e contro


Idropulitrici elettriche VS endotermiche

 

LE IDROPULITRICI CON MOTORE ENDOTERMICO

Generalmente il peso di un motore a combustione è di almeno 10 chilogrammi, fattore che comporta conseguenze importanti sull'intero macchinario, a partire dall'aspetto più spartano e meno compatto.
Una tipica idropulitrice a scoppio è dotata di un telaio metallico molto robusto, capace di assorbire bene le vibrazioni prodotte dal motore. Per poter spostare più facilmente un macchinario così pesante, sono indispensabili due o quattro ruote con pneumatici, montate alla base del telaio.

Esistono, però, anche idropulitrici con motore endotermico di dimensioni più contenute e molto maneggevoli come la FDX BLADE XL.
Nel caso di idropulitrici ad acqua calda, un altro componente dalle dimensioni importanti è la caldaia, capace di riscaldare l’acqua per rimuove anche lo sporco grasso ed incrostato.
La FDX HOT CUBE X-Special Hot Water Comet, però, ha una caldaia verticale con serpentina a doppia spirale e può essere attaccata direttamente ad una fonte idrica.

Il primo vantaggio di un’idropulitrice endotermica è sicuramente la possibilità di utilizzarla senza alcun vincolo di movimento, non essendo collegata con cavo a nessuna presa. È ideale per pulire superfici molto grandi come piazzali e parcheggi, per cantieri edili, o in qualsiasi location dove l’elettricità non sia disponibile, come piste di motocross o  fuoristrada.

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È inoltre, solitamente, più potente di un’idropulitrice con motore elettrico e riesce a produrre pressione e portata d’acqua maggiori (la FDX Xtreme XL Comet, per esempio arriva a 500 bar), ecco perché viene utilizzata per lavori più impegnativi, come la rimozione di graffiti, la pulizia di canali di scolo e fognature, o è impiegata in siti industriali ed aziende agricole. Ambienti in cui gli urti sono più frequenti ed è necessaria un’apparecchiatura robusta realizzata con materiali resistenti e duraturi.

Da tenere conto che la combustione che alimenta il motore, inevitabilmente, produce dei gas di scarico, esattamente come fanno un’automobile o un motociclo: per questo motivo un’idropulitrice con motore endotermico non può essere utilizzata in uno spazio chiuso.

Ovviamente il prezzo di un’idropulitrice con motore a scoppio è tendenzialmente più elevato rispetto a quella elettrica, più facile da inserire nel budget di un’azienda che in quello di una famiglia.

LE IDROPULITRICI CON MOTORE ELETTRICO

Il vantaggio principale di un’idropulitrice alimentata da un motore elettrico è, senza dubbio, la praticità. Il motore è di dimensioni ridotte, e non necessità di camera di combustione, serbatoio per benzina o diesel e canali di scarico dei fumi.

Un’idropulitrice elettrica può anche essere di dimensioni contenute, protetta da carter in plastica, leggera e dotata di piccole ruote per facili spostamenti.
L’ideale per la pulizia e l’igienizzazione domestica, per il lavaggio della parte esterna di porte e finestre, per la rimozione di polvere e sporcizia dal giardino e dai complementi d’arredo esterni e per impieghi semi-professionali.
L’inconveniente del cavo d’alimentazione può essere ovviato con l’uso di prolunghe ma è più indicata per operazioni a corto raggio che non richiedono particolari spostamenti, o per il lavaggio dell’automobile, della motocicletta, dello scooter o della bicicletta nel cortile di casa.
Per una famiglia o per una piccola impresa può essere più conveniente acquistare un’idropulitrice con motore elettrico, dato il prezzo inferiore rispetto ai modelli endotermici, e l’ottimo rapporto costo-prestazioni.

Per quanto riguarda gli utilizzi professionali, invece, esistono modelli elettrici di ultima generazione che vantano prestazioni per nulla invidiabili a quelle endotermiche.

La Blue Series Steel K Xtreme Comet ad acqua fredda, per esempio arriva a 500 bar di pressione e la Red Series Professional KF EXTRA Comet  è dotata di funzione vapore fino a 140°

LEGGI ANCHE: IDROPULITRICI AD ACQUA FREDDA O AD ACQUA CALDA: COME SCEGLIERE

ELETTRICO O ENDOTERMICO?

La scelta tra elettrico ed endotermico per utilizzo professionale è strettamente legata al tipo di alimentazione disponibile.
Le idropulitrici a scoppio rappresentano la soluzione ideale quando nella zona di lavoro non vi è la possibilità di allacciamento elettrico o dove quest’ultimo non raggiunge la potenza adeguata, in qualsiasi attività dove sia necessaria un’idropulitrice completamente autonoma e facilmente trasportabile.

convogliatore di fumi esausti per idropulitrice elettrica

Le idropulitrici elettriche, invece, se accessoriate con un convogliatore di fumi esausti possono anche essere utilizzate all'interno di capannoni, come industrie alimentari, autolavaggi indoor, ecc. e sono anche molto più silenziose.

 

 

IDROPULITRICE A MOTORE ENDOTERMICO: PRECAUZIONI PARTICOLARI

Se la tua scelta ricade sul motore endotermico, prendi bene nota di queste indicazioni per avere maggiori prestazioni ed evitare guasti e inconvenienti:

  • Se la tua idropulitrice rimane inattiva per diversi mesi, fai attenzione che non sia rimasta della benzina all’interno, perché il cambio di stagione e gli sbalzi di temperatura deteriorano il carburante e producono depositi che possono danneggiare il motore.
  • Se prevedi di lasciare la tua idropulitrice a riposo per qualche tempo, svuota il serbatoio del combustibile e conservalo in una tanica, comunque non oltre i 4 mesi.
  • Se non ti è possibile svuotare il serbatoio del combustibile, aggiungi del liquido stabilizzatore prima di mettere l’idropulitrice a riposo.
  • Dopo un lungo periodo di inattività dell’idropulitrice, è preferibile utilizzare del carburante nuovo e non datato.

 

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