La pulizia e l’igienizzazione in ambienti sanitari sono operazioni tanto importanti quanto delicate e necessitano di adeguati strumenti e procedure.
Gli elevati standard igienici e i protocolli sanitari propri di ospedali, cliniche e ambulatori non consentono di affidarsi, per la pulizia di pavimenti e superfici, ai metodi tradizionali di pulizia con scope, stracci e secchi. Per tali pulizie sono richiesti interventi approfonditi e frequenti – anche più volte al giorno – e l’impiego di attrezzature professionali.
È bene, in questi ambienti, distinguere anche i differenti livelli di interventi necessari: si parte, ad esempio per le sale d’attesa e accettazione, con la semplice pulizia intesa come rimozione fisica di particelle di sporco, grasso e microorganismi dalle superfici e dagli oggetti. Per ambulatori, sale degenza o sale operatorie, invece, sono necessarie la decontaminazione, per sanificare le superfici ed eliminare materiale inorganico e biologico, e la disinfezione, per eliminare anche i microrganismi patogeni.
Ospedali, cliniche private, case di riposo, ambulatori medici e altre strutture sanitarie sono interessati, ogni giorno, da un ampio flusso di persone. La cura dei pavimenti, quindi, diventa un’operazione fondamentale, da compiere ogni giorno e più volte al giorno, per evitare il proliferare dello sporco, oltre che per evitare il rischio di cadute e il deterioramento dei pavimenti stessi.
Preponderante, come già detto, è il rispetto dell’igiene, onde evitare che malati, infermieri, medici, degenti e ospiti (molti di questi già in precarie condizioni di salute) siano soggetti ad infezioni e contaminazioni.
Non bastasse il calpestio di migliaia di persone che ogni giorno trasporta polvere e pietrisco, il pavimento di una corsia d’ospedale può essere esposto a rifiuti di ogni genere: basti pensare che, oltre a sale accettazione e reparti, una corsia si incrocia con sale ristoro, servizi igienici, ecc.
Il pavimento di una struttura sanitaria, quindi, si sporca tanto e spesso, e altrettanto spesso deve essere pulito. Il problema principale è che non si possono sempre chiudere certe strutture solo per compiere le pulizie, per cui è necessario farlo in presenza di persone, senza disturbare né intralciare il normale svolgere delle attività e senza lasciare i pavimenti bagnati per lungo tempo.
La lavasciuga pavimenti, così, costituisce lo strumento più adatto alla pulizia e all’igienizzazione dei pavimenti degli ambienti sanitari, adattandosi con modelli di vari tipi e dimensioni ad ogni spazio ed esigenza, garantendo sicurezza, discrezione e basso rumore per intervenire senza problemi ovunque, dalle agitate sale di pronto soccorso fino alle camere riservate al riposo dei degenti.
Il vantaggio immediato della lavasciuga pavimenti è quello di ottenere la pulizia profonda con un semplice passaggio, riducendo radicalmente il tempo di intervento degli strumenti tradizionali come scope, palette, stracci, carrelli e scopettoni.
Non c’è strumento migliore della lavasciuga per il lavaggio e l’igienizzazione professionale dei pavimenti di ogni genere e materiale, soprattutto per quelli che si estendono su grandi superfici. La lavasciuga pavimenti è in grado di lavare superfici dure, resilienti, e in qualsiasi condizione di sporco, pulendo e asciugando in modo rapido e accurato, garantendo pavimenti subito asciutti e sicuri.
Il suo funzionamento è basato sull’azione pulente e abrasiva di spazzole rotanti, attraverso le quali viene iniettata una soluzione detergente: lo sporco, sciolto nell’acqua, viene poi raccolto da un tergipavimenti e aspirato da una turbina in un apposito serbatoio, lasciando il pavimento pulito e asciutto.
A seconda del modo di condurle, le lavasciuga pavimenti si dividono in:
Sia quelle con uomo a terra che a bordo, rispetto alla pulizia con metodi tradizionali, le lavasciuga pavimenti: