Camini e stufe, tanto calore in casa ma anche tanta cenere da rimuovere. Per farlo velocemente basta un aspiracenere, ma è bene non confonderlo con un comune aspirapolvere: scopriamo tutte le differenze.
È molto facile confondere un comune aspirapolvere con un aspiracenere: due macchinari nati per uno scopo piuttosto simile e molto affini anche nel funzionamento, ma usare il primo per ripulire ceneri prodotte da caminetti, stufe a pellet o barbecue può causare danni seri e irreparabili. Ecco perché bisogna ricorrere a un aspiracenere e utilizzare l’aspirapolvere solo per le comuni pulizie domestiche.
Scopriamone le caratteristiche specifiche, gli appositi usi e le diverse applicazioni, così da sapere quale strumento comprare per il nostro scopo.
Per ripulire case, arredi, pavimenti e spazi di lavoro da polvere, detriti e liquidi in maniera rapida ed efficace si fa ricorso all’aspiratore.
Gli aspiratori si suddividono principalmente a seconda del tipo di rifiuto da aspirare e della superficie da pulire. Si hanno, pertanto, aspirapolvere, aspiraliquidi, lavamoquette, e – per l’appunto - aspiracenere.
Il tradizionale aspirapolvere domestico è destinato alla pulizia di polvere e briciole dai pavimenti. Un aspiratore professionale, invece, è una macchina capace di rimuovere da pavimenti e superfici sporcizia e detriti grossolani, aspirare polveri sottili tossiche e nocive; un aspiratore professionale può essere utilizzato in qualsiasi settore come supermercati, scuole, ospedali, palestre, alberghi, bar e ristoranti, uffici, officine meccaniche, cantieri edili e stabilimenti industriali.
L’aspiraliquidi, invece, è capace di aspirare oltre che residui asciutti anche materiali liquidi in varia quantità a seconda della capienza del fusto. Gli aspiratori con la funzione lavamoquette, infine, lavorano con potenze d’aspirazione tali da non lasciare umidi i tessuti dopo la pulizia. Gli aspiratori lavamoquette possono essere considerati dei multifunzione perché possono aspirare polvere e liquidi come i normali aspiratori, ma hanno come funzione principale quella di lavaggio di tessuti, moquette ed imbottiti con la modalità ad iniezione/estrazione di soluzione di acqua e detergente.
Di qualunque tipologia sia, un aspiratore agisce grazie a uno o più motori a turbina che creano una depressione d’aria per risucchiare, attraverso un tubo flessibile, polveri, liquidi e altre particelle di materiali vari, per poi convogliarli all’interno di un contenitore chiuso.
I componenti principali di un aspiratore sono generalmente suddivisi in quattro gruppi, con specifiche caratteristiche per le macchine aspiraliquidi:
L’aspiraliquidi, oltre alla testata, è dotato di un sistema che, tramite sonde e galleggianti, blocca l’aspirazione in caso di “troppo pieno”.
Quando viene acceso l’aspiratore, il motore fa ruotare la turbina che crea una depressione all’interno del contenitore: l’operatore manovra il tubo d’aspirazione, avvicinandone la bocchetta a ciò che desidera rimuovere. L’effetto sottovuoto risucchia qualsiasi cosa all’interno del tubo e la trattiene nell’apposito contenitore, che verrà poi svuotato per smaltire adeguatamente polveri, liquidi e rifiuti raccolti.
Per facilitarne lo spostamento, infine, il corpo principale della macchina può essere supportato da ruote piene o girevoli.
A differenza del classico aspiratore, l’aspiracenere è dotato di appositi filtri che, oltre a proteggere le parti interne del macchinario da pericolosi intasamenti, trattengono completamente la cenere – ben più sottile della normale polvere – e ne impediscono la fuoriuscita. Sono inoltre dotati di un tubo flessibile in acciaio, o acciaio rivestito in plastica, e di un serbatoio in acciaio conformi alle normative in materia e idonei per poter consentire e accogliere il passaggio della cenere.
Camini a legna e stufe a pellet producono molta sporcizia e, per garantire un corretto funzionamento, richiedono una pulizia continua durante l’utilizzo ordinario e operazioni di manutenzione straordinaria a inizio e fine stagione. La camera del braciere va sempre ripulita dalla cenere, per non far disperdere la polvere e diffondere cattivo odore nella stanza.
Gli strumenti tradizionali per la pulizia, come lo scopino e la paletta, sono scomodi da usare e dall’efficacia limitata. La soluzione migliore è quella di dotarsi di un aspiracenere che, con poche passate e senza alcuna fatica, rimuove tutto senza sollevare polvere, rischiando di sporcare ancor di più.
Almeno due o tre volte a settimana, occorre rimuovere anche la cenere che si accumula nella stufa a pellet, per mantenerla efficiente e sicura. Ancor di più che per il camino, l’aspiracenere risulta efficace e comodo rispetto agli strumenti tradizionali, dovendo intervenire nei piccoli spazi e sulle diverse parti che lo compongono.
A differenza degli scopini e delle palette, inoltre, utilizzando un aspiracenere le operazioni di pulizia possono essere compiute anche sulle superfici verticali, come le pareti della camera di combustione, senza causare cadute e dispersioni di materiale, evitando così un doppio lavoro.
Ora che sai quali sono le caratteristiche specifiche di un aspiracenere, puoi scoprirne tutti i dettagli e approfondirne i vantaggi leggendo: PULIRE CAMINO E STUFA CON L’ASPIRACENERE